Ingredienti
500 gr di salmone
1 cipolla bianca media tagliata in dadini
1 grande pomodoro a pezzi
½ tazza di succo di limone fresco
½ tazza di succo d’arancia fresco
50 gr di coriandolo tritato
1 avocado a pezzi
10 ml di olio di oliva
Preparazione
- Tagliare il salmone a cubetti di circa 1 cm, senza la pelle.
- Collocare il salmone in una ciotola, la cipolla, i succhi, mescolare e conservare in frigorifero per almeno quattro ore.
- Appena prima di servire, togliere la miscela dal frigorifero e buttare il liquido in eccesso
- Aggiungere il pomodoro, coriandolo, olio, sale e pepe e mescolare
- Infine aggiungere l’avocado
- Fatto!
Nota storica
Il ceviche o cebiche è il piatto peruviano per eccellenza, riconosciuto e apprezzato globalmente. C’è molta polemica per quanto riguarda la sua origine, che si è tentato di risolvere cercando di risalire all’origine etimologica. Questione che pare aver creato ancora più confusione, alcuni pensano che viene dal quechua in cui Siwichi significa “pesce fresco”, sembra che ci sia della documentazione che sostiene questa teoria che risale a più di duemila anni fa. In origine il pesce si marinaba con frutta della regione, in particolare con il tumbo, un frutto della stessa famiglia del frutto della passione e con proprietà acide simili.
Altri credono che in realtà sia il risultato della fusione di varie culture, a cominciare da quella araba, nella quale si preparanp marinate, passando per la Spagna dove si adattò questa tradizione e che al tempo della conquista si cercò di replicare, ma con gli ingredienti regione, sostituendo quindi l’aceto con lime e/o limone della regione.
Nota socio-economica
Va ricordato che questo ceviche di salmone non è tradizionale, in quanto di solito non si utilizza questo tipo di pesce per questa ricetta.
Come sempre volevo fare una nota sul settore della pesca nella zona del Perú, o parlare della produzione di salmone nel mondo. Ma ho trovato un documentario e un caso interessante sul Perù che mi piacerebbe menzionare.
In Perù, come nella maggior parte dei paesi latino-americani gli agricoltori lottano per migliorare le loro condizioni economiche. Si tratta di un settore che è sottovalutato e purtroppo molti di loro riescono a malapena a sopravvivere.
Una delle loro alternative economiche più immediate è la coltivazione di piante illegali, in particolare la marijuana e la coca. Nel documentario Perú sabe: la cocina, arma social, viene menzionato tra varie situazioni il caso della Cooperativa Naranjillo, che si trova in una zona dove la migliore alternativa economica era la coltivazione della pianta coca, che portava un po’ di soldi, ma che a lungo termine non ha contribuito a migliorare la situazione socio-economica delle famiglie coinvolte, e a causa degli interessi legati a questo mercato portò violenza nella regione. In questa zona si sono implementati programmi e forniti agli agricoltori sussidi per cambiare le loro colture verso la produzione per lo più di cacao e caffè.
Purtroppo finora non ho trovato dati statistici sul cambiamento della situazione di violenza nella zona dopo il cambio delle colture. Ciò che è importante è vedere che questo cambiamento ha fornito un alternativa di mercato, con un potenziale di crescita per le famiglie della regione.